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Streamer Antipodes K50 su Hifi Advice
14/04/2023

Christian Punter è un attento recensore, che deve la sua fama mondiale alla sua attenzione a chi acquista apparecchiature hifi, senza risparmiare critiche quando le realizzazioni non incontrano il suo gusto.

Anch’egli si innamora dello streamer K50 di Antipodes e nella sua recensione ne spiega i motivi.
Di seguito un estratto tradotto (in fondo il link all’intera recensione in inglese).

“Mark Jenkins (progettista e fondatore di Antipodes Audio) adotta un approccio unico al concetto di Music Server. Oltre all’importanza per il clock digitale egli ritiene che i vincoli di rumore e larghezza di banda impediscono la trasmissione accurata dei dati di clock al DAC.
Gli studi di Jenkins hanno evidenziato che la larghezza di banda era altrettanto fondamentale quanto il clock, perché un segnale digitale è un'onda quadra che richiede un'enorme larghezza di banda per definire con precisione i tempi di un cambiamento tra uno e zero.
Antipodes ha affrontato queste questioni regolando attentamente tutti gli aspetti i una scheda madre, ottimizzandone le aree pertinenti."

"Il progetto, utilizzando nuove conoscenze su come affrontare il rumore generato da tutte le parti attive sulla scheda madre, si è concentrato sullo sviluppo della tecnologia del server musicale per ottimizzare congiuntamente la riduzione del rumore e l'espansione della larghezza di banda, e scoprire come gestire in modo ottimale i compromessi tra questi obiettivi.
Gran fuoco è stato posto ad esempio sulla scelta dell’alimentazione utilizzando tecnologia che permette di raggiungere la velocità dei migliori alimentatori switching e il basso rumore dei migliori alimentatori lineari. Questo ha diversi vantaggi, in particolare nel contesto dei circuiti digitali, dove sono richiesti basso rumore e larghezza di banda ultra elevata.
Sebbene questo descriva ancora il progetto in modo abbastanza superficiale, sento che illustra perfettamente il tipo di pensiero fuori dagli schemi che fa la differenza nel mondo apparentemente semplice ma insidiosamente complicato dell'audio digitale."

"Uno degli aspetti più travolgenti che ho notato all'inizio è stato proprio il suono organico del K50. Mi avevano avvertito circa la necessità della ampia necessità di rodaggio della macchina, ma, a prescindere, il K50 mi ha lasciato senza fiato fin dalle sue prime note. Quello che succede con un uso prolungato dopo circa 3 settimane è che il suono diventa gradualmente un po' più dolce e rilassato."

"Tutte e tre le sezioni principali del K50 (server, player e reclocker) sono costruite pensando alla massima qualità e, quindi, il K50 funziona altrettanto bene solo come server o solo come player. Tuttavia, ho presto scoperto che l'intera portata della magia del K50 si verifica quando viene utilizzato come sistema integrato."

"Più lavoro di nuovo con le connessioni tradizionali, più, a quanto pare, mi allontano dall'uso dell'USB. Mentre il K50 suona assolutamente alla grande tramite la sua uscita USB, aperta, focalizzata, trasparente e articolata, c'è ormai un inevitabile senso di meccanico nella musica che risulta leggemnete meno solare e luminosa che tramite AES/EBU.
Per qualche ragione, l’utilizzo di questa connessione tradizionale mi offre una sensazione soprannaturale, non tecnica, assolutamente fluida."

"Il K50 è un punto di svolta assoluto. Aggiunge un senso travolgente di flusso naturale e un palcoscenico incredibilmente profondo, facendo in modo che altre sorgenti server/streamer suonino relativamente piatte e meccaniche in confronto. Ciò che rende particolarmente unico il K50 è che non solo produce musica in modo naturale, organico e scorrevole, è un server musicale che riproduce fedelmente tutti gli elementi complessi della musica e nient'altro che la musica."

"Impressioni di utilizzo a lungo termine (dopo 3 mesi):
Quello che succede a questo punto è che il suono diventa notevolmente più morbido e rilassato. La presentazione diventa probabilmente ancora più ricca e organica, mentre il server conserva tutta la sua raffinatezza e capacità di palcoscenico. Gli effetti sono più evidenti nella gamma media che è un po' dura e relativamente avanzata quando il server è nuovo ma che si rilassa dopo 3 settimane e diventa più piena e calda dopo 3 mesi. L'effetto è evidente anche nel basso che rimane corposo e ancora straordinariamente solido dopo 3 mesi ma leggermente meno teso e incisivo rispetto a 3-8 settimane.

A questo proposito Mark Jenkins, spiega:
"Con i tipi di condensatori utilizzati sulle nostre schede madri, il rodaggio continua per un anno, secondo le mie orecchie, con salti di prestazioni che si verificano ogni 3 mesi circa. Un giorno, circa ogni trimestre, improvvisamente suonerà semplicemente meglio. Ma questo è vero per tutti gli apparecchi di fascia alta, anche i cavi, secondo la mia esperienza. Voi recensori e noi sviluppatori non sempre abbiamo la possibilità di ascoltare qualcosa per così tanto tempo.".

Intera recensione Antipodes K50

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