Riccardo Mozzi su Audiophile Sound ci parla dell'ultimo gioiello di casa MSB, un DAC in grado emozionare in modo evidente anche un recensore con molti anni di esperienza:
"La più evidente impressione suscitata sia in ascolto solitario che collettivo, è stata quella di una naturalezza di emissione mai riscontrata fino ad oggi in una sorgente digitale (…) Il modo di trasmettere il segnale musicale è tale che esso non rimane tale (segnale), ma si trasforma in musica un poco prima di entrare nell’amplificazione; una sensazione difficile da spiegare, ma che si concretizza sulla capacità di scorgere i musicisti sul soundstage."
"Il tutto è reso in modo tale che pare che i cantanti e gli strumenti acustici non abbiano bisogno di essere amplificati né tantomeno di strillare per catturare l’attenzione degli ascoltatori."
"L’equilibrio timbrico è tale da non evidenziare alcuna porzione spettrale: la gamma bassa è allineata probabilmente sino all’infrasonico e la prestazione in tal senso parrebbe essere limitata solo dalle dimensioni dei nostri woofer."
"Si tratta in definitiva di una macchina “assoluta”, dotata di un carisma innato che le permette di presentarsi in un modo davvero naturale senza bisogno di inutili coreografie spettacolari a dimostrare la sua bravura."
MSB DAC V - Intera recensione