Exogal Comet e Comet+Ion su Dagogo |
16/01/2017 |
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Exogal è una azienda statunitense fondata nel 2013 da tecnici ex-Wadia progettisti di acclamate elettroniche negli anni '90.
Il loro primo progetto, il DAC Comet, sorprende per completezza, flessibilità e prestazioni.
Di seguito cosa ne pensa il magazine statunitense Dagogo, la cui opinione si affianca ad altre da tutto il mondo, comprese quelle di casa nostra di Audioreview e Audio Activity e la imminente di Remusic.
Dagogo prova anche il finale Ion che Exogal presenta a metà 2016. Questa elettronica è pensata per funzionare esclusivamente accompagnata dal suo DAC Comet dal quale riceve il segnale digitale attraverso una connessione proprietaria.
Per questo Dagogo parla dell'Ion come di un Power DAC.
Di seguito alcuni passaggi. Il link alle recensioni complete (in inglese) lo trovate sul fondo.
Recensione DAC Exogal Comet:
La creazione di un nuovo DAC o, per meglio dire, di un innovativo metodo di rendering dei dati digitali affinché la musica suoni in modo più naturale, richiedeva una certa dose di immaginazione.
Per riuscirci Exogal ha abbandonato ogni genere di trattamento tipico degli zeri e degli uni nonché i soliti meccanismi di oversamplig ed upsampling. Piuttosto ha elaborato un algoritmo che ricrea interamente il segnale digitale.
Il software Exogal calcola pendenza e velocità di variazione di tutti i campioni per “lisciare” la forma d’onda.
Ciò implica un massivo intervento di re-rendering da parte del DSP, che produce una copia migliorata del segnale priva di artefatti digitali, solitamente attenuati con filtri a valle del DSP che generano diversi inconvenienti.
La forma d’onda del Comet suona in modo estremamente analogico. Le mie orecchie la percepiscono in modo assolutamente organico e completo, senza stress, come gli altri non riescono.
Esiste una limitazione alla forma d’onda del Comet, un punto in cui l’aggiunta di un numero troppo elevato di informazioni possa in qualche modo influenzare negativamente il suono rendendolo insipido, sottile o sbilanciato? Io non ho mai raggiunto questo punto pur avendo presentato al Comet file in altissima risoluzione.
C’era tanta azione nella musica, tanta complessità, nonostante l’analisi da effettuare sul digitale fosse molto più difficile del normale: l’orecchio semplicemente desiderava ascoltare, senza bisogno di criticare la performance.
Ascoltare i transienti del Comet è molto divertente perché in precedenza i colpi di tamburo o di cembalo, la diteggiatura del sassofono o le note del piano risentivano come di una qualità troncata.
Il movimento del suono nell’aria e il dacay delle note hanno un diverso modo di palesarsi grazie alle informazioni supplementari messe a disposizione dal Comet.
Recensione della coppia Comet/Ion:
La tua amplificazione ed il tuo DAC funzionano ancora bene; potresti usarli ancora per molto tempo. Finché non ascolterai il Comet e l’Ion potrai continuare ad essere felice.
Il Comet e l’Ion hanno prezzi popolari nel panorama hiend, prezzi per amanti della musica che non hanno a disposizione budget esagerati, ma il Comet/Ion si comportano piuttosto come prodotti progettati per un “uno percento” degli audiofili.
Ad ogni modo, a prescindere dal loro prezzo, voi avete l’opportunità di possedere non solo il miglior suono della categoria, ma il miglior suono in assoluto, ed ora, non tra qualche anno quando la tecnologia presente su questi prodotti sarà disponibile su prodotti a basso costo.
Il progresso tecnologico ci presenta plurimi esempi di insignificanti cambiamenti promossi come monumentali.
Forse mi crederete quando vi dirò che i miglioramenti introdotti dal Comet/Ion non meritano affatto di scomparire, ma di essere usufruiti da decine di audiofili.
L’Ion (che può essere denominato anche Power DAC) utilizza un amplificatore in classe D come le tradizionali amplificazioni in classe D fanno. La distinzione tra le due tecnologie è che un amplificatore digitale evita i numerosi stadi analogici e interconnessioni presenti sui tradizionali classe D, evitando anche rumore e distorsione associati a queste fasi.
Il segnale non viene processato da banchi di condensatori; il segnale digitale controlla invece la tensione di uscita di un alimentatore ad alta tensione che risponde istantaneamente ai cambiamenti dei bit, praticamente senza ritardo.
Il progettista afferma che “Questo permette transienti estremamente veloci perché non vi è alcuna significativa isteresi ad affliggere l’audio”.
Questo elimina ogni ritardo operativo, l’isteresi di cui parlava il progettista, e garantisce un potenza extra-pulita da fornire quasi istantaneamente.
Recensioni originali:
www.dagogo.com/exogal-comet-dac-review
www.dagogo.com/exogal-ion-powerdac-review
Approfondimenti Exogal - Listino prezzi
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Aerial 7T su Audioreview |
05/01/2017 |
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Audioreview (Gian Piero Matarazzo) prova le splendide Aerial 7T. Godetevi la recensione intera (link sul fondo). Di seguito ne riportiamo alcuni stralci:
"La sessione di smontaggio ed analisi ha mostrato che la costruzione accurata, tesa a minimizzare le vibrazioni e le colorazioni, deve essere una vera e propria mania.
Una volta rimossi gli altoparlanti ed il materiale assorbente notiamo una costruzione veramente notevole, con un numero incredibile di rinforzi anulari che suddividono l’interno in piccoli subvolumi comunicanti tra loro."
"Midrange: il cestello che appare simile ai Vifa; la membrana è molto leggera e tradisce un componente che non è nato per scendere alle frequenze basse, così come deve essere un vero midrange."
"Tweeter: è di derivazione Scan-Speak, della serie Ring Radiator, con la cupola che in effetti è una corona circolare, calettata al centro ad un piccolo rifasatore di rame dalla forma assolutamente sconosciuta tra quelle usate dal marchio danese."
"Crossover: ho contato, tra condensatori in polipropilene, elettrolitici bipolarizzati, induttanze avvolte in aria ed induttanze avvolte su nucleo di lamierini, ben 21 componenti, per uno schema che non deve essere affatto banale."
"L’articolazione in gamma media è sorprendente: non innaturale o dotata di iperdettaglio, ma sorprendente proprio per la sua naturalezza, con una buona distinzione tra i piani ed i forti. Si tratta di una delle caratteristiche chiave degli altoparlanti ben costruiti, che estendono di parecchio la dinamica verso i piccoli segnali."
"Quello della costruzione molto “accorta” dietro una veste elegante è una qualità che mi affascina, facendo di colpo apparire superficiali quei costruttori che sacrificano tutto all’esteriorità di un bel mobile da arredamento ritenendo che quello sia il design accurato."
"La grande orchestra consente di espandere al massimo lo stage riproposto e massimizza la prestazione dei diffusori migliori. E le Aerial non si fanno sorprendere. Buona resa alle pressioni elevate e scena stabile al salire del livello, senza mai snaturare la timbrica."
"Violini puliti che hanno un senso proprio perché la loro localizzazione in ambiente è facile, così come i sassofoni che hanno un dettaglio notevole che non deriva dalle altissime in eccesso. I fiati in particolare sono dotati di grande velocità ma appaiono incredibilmente stabili sullo stage senza svolazzare da destra a sinistra appena si entra nel range delle frequenze medioalte."
"La gamma bassa offre notevoli spunti di compiacimento, sia per l’estensione che per il discreto smorzamento (...) Non un mostro di aggressività, ma una estensione impressionante unita ad un bilanciamento corretto, ai limiti della perfezione."
"Voi volete che vi dica se vale i soldi del prezzo di vendita al pubblico. Io invece sto facendo un paio di paragoni con tutti i migliori diffusori che ho ascoltato in questi ultimi anni. (...)
L’unica cosa che mi sento di dire è che i diffusori il cui prezzo sembra inventato dal distributore o dallo stesso costruttore dovranno vedersela anche con questi mobili elegantissimi che hanno in più il pregio di suonare bene.
Non capita sempre."
Approfondimenti Aerial - Intera recensoione
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Larsen8 - prodotto dell'anno 2015-2016 per The Absolute Sound |
17/12/2016 |
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Proponiamo la recensione che ha portato al riconoscimento da parte del prestigioso magazine The Absolute Sound. Eccone alcuni stralci. Per l'intera recensione (in inglese) si segua il link sul fondo:
"Se si dimenticano gli stereotipi audio e si allontanano dalla mente le "cose" che delle casse acustiche dovrebbero fare o ciò che la maggior parte delle casse acustiche fa e piuttosto si pensa a come la musica suona in realtà, ecco che questi diffusori diventano clamorosamente interessanti."
"Le caratteristiche del timbro sono estremamente consistenti anche al muoversi dell'ascotatore nella sala d'ascolto.
In una sala da concerto il suono non cambia drammaticamente con piccoli o anche grandi spostamenti di chi ascolta. E nemmeno con i Larsen accade.
Il suono riflesso dall'ambiente e quello prodotto dal diffusori sono veramente una cosa unica ed il risultato, in termini tonali, è qualitativamente superiore a ciò che solitamente si incontra."
"I Larsen sono per progetto dei semi-radianti. Quindi il suono ha una maggior direzionalità rispetto ad un omnidirezionale.
Questa direzionalità garantisce una straordinaria definizione, dalla gamma mediobassa in giù. I tromboni ad esempio, hanno la solidità e la definizione negli attacchi che si possono ascoltare nella realtà.
Gli ottoni più profondi, il violoncello ed il contrabbasso, le prime ottave del pianoforte, ogni cosa acquista una sorta di precisione e di suono scolpito che si riscontrano nella realtà."
"Anche l'immagine stereofonica delle Larsen8 è differente dai diffusori ordinari. La direzionalità rende l'immagine molto solida ma il suo fuoco è diverso da quello che so incontra nei diffusori "tradizionali".
L'immagine è più dimensionale o meno a fuoco, a seconda dei punti di vista.
Questo non è un argomento di poco conto per quanto riguarda il realismo della riproduzione, poiché il tipo di focalizzazione che si ottiene nella riproduzione stereofonica, spesso non ha nulla a che vedere col suono reale.
Può piacere molto, è vero, ma nella realtà di un concerto dal vivo, l'immagine non è mai estremamente a fuoco."
"Nella musica di grande impatto, dove la sinergia tra suono diretto e riflesso è di vitale importanza, le Larsen8 possono sfoggiare tutte le loro virtù.
Le orchestre suonano sorprendentemente come dovrebbero.
Allo stesso modo la voce umana è veramente convincente."
"A mio parere le Larsen8 sono diffusori che chiunque interessato all'audio dovrebbe ascoltare e più a lungo possibile, poiché è necessario adattarsi al loro differente approccio alla riproduzione in ambiente."
Approfondimenti Larsen - Intera recensione (inglese)
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Audio Activity ha provato il DAC Exogal Comet Plus |
02/12/2016 |
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Vi invito a gustare tutta la recensione, dallo sfogo iniziale di Angelo Jasparro, che vorrebbe più audiofili ai concerti, fino alle impressioni di ascolto di questa elettronica che gli ricordano sistemi analogici di alto profilo e riportano vivamente alla memoria ascolti dal vivo:
"Un brano di Ella & Louis a 384 KHz mette subito a dura prova il nostro DAC che però non si scompone e ci offre un ascolto quasi soprannaturale, pari a quello che potremmo ottenere da una sorgente analogica di classe eccelsa"
"Lampo Viaggiatore di Ivano Fossati (CD Sony Music) (...) Il basso, croce del digitale a bassa risoluzione, è veloce ed asciutto, mentre il suono del rullante della batteria è piuttosto acuto e quasi privo delle risonanze del fusto del tamburo, che probabilmente non è più profondo di 4” e dal sapore “metallico”. Buon segno, quando si riescono a percepire questi particolari."
"George Gershwin con la sua Rhapsody in Blue, anch'essa a 384 KHz. Il senso di spazialità dell'orchestra è palpabile e la chiarezza del suono, che permette di distinguere molti strumenti anche durante i brani più concitati, rende giustizia all'altissima risoluzione con la quale è stata codificata questa registrazione (originariamente analogica, a giudicare dal fruscio del master).
Il suono del pianoforte è ipnotico."
"In conclusione, cosa dire di questo piccolo-grande DAC? Suona bene, e credo che lo si sia capito dalle mie impressioni d'ascolto. (...) Il suono del Comet Plus ricorda, in qualche modo, quello dei vecchi e celebrati Wadia, ad un prezzo che non è da high end di lusso ma da normale apparecchio audio di buona qualità."
Intera recensione - Approfondimenti Exogal
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Cuffie oBravo HAMT-3 su Remusic.it |
09/11/2016 |
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Recensione delle cuffie a due vie con tweeter Hail oBravo modello HAMT-3 e dell'ampli cuffia HPA-1.
"Curatissima la scelta dei materiali partendo dai pad in alcantara, proseguendo per il legno utilizzato nella chiusura dei padiglioni e le cromature dell'archetto"
"Queste cuffie hanno bisogno di un lungo rodaggio per poter essere giudicate.Dopo venti-trenta ore di funzionamento le basse frequenze acquistano articolazione e profondità, le medie vengono avanti e la gamma alta acquista in fluidità e musicalità."
"la risposta in frequenza, anche a rodaggio concluso, rimane sostanzialmente un poco loudness, quindi particolarmente adatta a sorgenti con piccole e medie carenze negli estremi di banda"
"Inserendo i cilindretti in silicone (fine tuning con il kit TK-3) si riesce a contenere quelle a volte fastidiose risonanze in basso, restituendo alle HAMT-3 una timbrica decisamente più equilibrata e in grado di meglio supportare transienti dinamici energetici."
"Notevole la risposta del sistema ampli-cuffia con l’oBravo HPA-1 (ampli cuffia): non c'è che dire, un vero gioiellino!"
Obravo - Intera recensione
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Nuovi finali VAC con iQ System |
01/10/2016 |
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VAC, costruttore highend statunitense, mette a disposizione la tecnologia sviluppata per le sue elettroniche di punta (Statement) per due amplificatori di potenza di nuova progettazione.
Si tratta dei finali Phi 170iQ e Signature 200iQ che utilizzano il sistema brevettato da VAC per l'ottimizzazione ed il controllo del bias delle valvole di potenza.
Il sistema denominato iQ Intelligent Continuous Automatic Bias System è il risultato di anni di studi e affinamenti e permette a ciascuna valvola di potenza di lavorare in ogni istante nel punto ottimale di bias (corrente di quiescenza) a prescindere dalla potenza richiesta dai diffusori.
Questa tecnologia:
- - garantisce il miglior suono possibile,
- - riduce distorsione e rumore,
- - prolunga la vita della valvola,
- - protegge i circuiti in caso di rotture,
- - indica il fine vita di ogni valvola.
Per approfondire gli aspetti tecnici legati a questo notevole risultato vi invitiamo a consultare il sito internet di VAC cliccando qui.
Il finale di potenza VAC Phi 170iQ, che implementa la tecnologia suddetta, eroga 85W stereo su 1-8ohms e 175W mono con circuitazione a basso feedback (6db). Utilizza 4 valvole KT88 in potenza (compatibile anche con KT120 e KT150) e 4 valvole 6SN7 drivers.
Il Signature 200iQ eroga invece 100W su 1-8ohms stereo e 200W mono. Il progetto viene ulteriormente raffinato rispetto al 170iQ per una esperienza di ascolto ancora più emozionante.
I prezzi di listino della linea VAC a questo indirizzo: www.mondoaudio.it/files/manufacturers/Listino_VAC.pdf
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MSB e codifica MQA |
14/09/2016 |
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Il formato di codifica audio MQA (Master Quality Authenticated) sta facendo sempre più parlare di se e sembra destinato ad essere un protagonista del prossimo futuro per quanto riguarda la trasmissione in streaming di musica digitale.
Sarebbe in grado, infatti, di veicolare musica in alta definizione occupando una banda di poco superiore a quella necessaria per trasmettere il formato CD.
Molte case discografiche, anche generaliste, (oltre naturalmente alle principali piattaforme di streaming audio) si stanno attrezzando anche per la sempre maggior richiesta di qualità proveniente dal mass market.
Anche MSB Technology si sta attrezzando e lo fa da prima della classe creando un gruppo di lavoro congiunto tra il progettista/inventore di questa tecnologia (Bob Stuart www.mqa.co.uk/professional/the-tech) ed i propri ingegneri.
Dai primi ascolti dei prototipi di schede USB in grado di gestire il formato MQA, le reazioni sono state decisamente positive sia da parte di MSB che da parte di MQA, tanto che si parla già di possibili team di sviluppo congiunti.
Staremo a... sentire.
www.mqa.co.uk/
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Diffusori Russell K Red 100 su Audio-Activity |
27/07/2016 |
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"Credo di aver ascoltato una delle più credibili riproduzioni della Passione Secondo San Matteo che mi sia capitato di ascoltare."
"Queste Russel K vanno verso quell’attitudine che a me piace molto, ovvero suonare bene anche a volumi bassi"
"Un prodotto nuovo, serio, che suona bene, sincero nel mostrare pregi e limiti; e su tutto, tanta buona Musica."
Questi alcuni commenti di Domenico Pizzamiglio che ha provato il modello Red 100 di Russell K su Audio-Activity.
Intera recensione - Approfondimenti Russell K
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